Addio al grande Bud Spencer

E’ morto ieri a Roma Bud Spencer, il grande attore che – in coppia con l’amico Terence Hill – è stato il protagonista di memorabili film come Lo chiamavano Trinità. Ma Carlo Pedersoli (questo il suo nome di battesimo), napoletano classe 1929, è stato in realtà protagonista di una carriera lunga e poliedrica – riporta l’Ansa – nella quale, accanto ai film più popolari, c’è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in Quattro mosche di velluto grigio), per il cinema d’autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani. L’ultima apparizione in tv era stata nel 2010 con I delitti del cuoco, fiction di Canale 5. E l’anno scorso era stato festeggiato a Napoli con una medaglia e una targa per la sua lunga carriera che gli aveva consegnato il sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo in nome della sua città. Pedersoli è stato anche un grande nuotatore, come attestano le due Olimpiadi cui ha partecipato. Spencer inizia la sua carriera cinematografica come comparsa in Quo Vadis? e poi finisce sul set di Annibale. Tocca a Mario Monicelli affidargli il primo, vero ruolo, in Un eroe dei nostri tempi (1955). Con il cinema la gavetta è lunga e Bud Spencer conquista il ruolo di protagonista nel western Dio perdona io no soltanto nel 1967 grazie a Giuseppe Colizzi, sul set del quale incontra Mario Girotti, in arte Terence Hill. I due decideranno, alla fine del film, di cambiare i propri nomi sui manifesti per attrarre il pubblico e Pedersoli sceglierà il suo in omaggio alla birra Bud e all’adorato Spencer Tracy. Il successo del film è più che lusinghiero, ma sarà l’episodio successivo, Lo chiamavano Trinità (1970) a consacrare il successo personale del duo che reciterà insieme in 16 film.

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