Addio a Monica Vitti

Si è spenta la celebre diva italiana. Aveva 90 anni ed era malata da molti anni

Grave lutto per il cinema italiano: è morta a 90 anni Monica Vitti, tra le più grandi attrici di sempre della settima arte. A dare la notizia è stato Walter Veltroni tramite un tweet: «Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto».

La Vitti, indimenticabile musa di Michelangelo Antonioni, da anni si era ritirata a vita privata e secondo quanto riferito avrebbe sofferto di una forma di Alzheimer. Nata a Roma nel 1931 come Maria Luisa Ceciarelli, dopo il diploma all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico e alcuni ruoli minori venne notata proprio dal celebre regista, che fece di lei uno dei volti del cinema italiano degli anni ’60 e ’70. Con Antonioni ha girato la cosiddetta tetralogia dell’incomunicabilità: indimenticabile la sua Claudia ne L’avventura, Valentina in La Notte, Vittoria in L’eclisse e quindi Giuliana in Deserto Rosso.

Monica Vitti è stata però un’attrice estremamente versatile, in grado di passare da ruoli più drammatici e nevrotici a quelli più nazional-popolari e sguaiati dei film di Alberto Sordi (Amore mio e Polvere di stelle), che l’hanno resa ancor più icona di bellezza e talento del cinema italiano. Nella sua ricchissima carriera, le sono stati riconosciuti 5 David di Donatello come miglior attrice (per La ragazza con la pistola, Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa, Polvere di stelle, L’anatra all’arancia e Amori miei), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’Oro, oltre a un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale e una candidatura ai BAFTA. 

Ha collaborato con tutti i più importanti registi del panorama italiano, da Ettore Scola a Dino Risi, da Luciano Salce a Luigi Comencini, e tenuto testa a mattatori della commedia italiana come Ugo TognazziVittorio GassmanNino Manfredi e Marcello Mastroianni. Ritiratasi dalle scene nel 2001 dopo essere stata ricevuta al Quirinale per i David di Donatello, entra ora di diritto nell’Olimpo degli artisti in grado di portare il cinema italiano nel mondo, con eleganze e talento smisurati. 

La Presidente Chiara Sbarigia, l’Amministratore delegato Nicola Maccanico, il CdA, i dirigenti e tutto il personale di Cinecittà, ricordano con commozione e ammirazione Monica Vitti: «Difficilmente gli schermi di tutto il mondo hanno avuto, hanno e avranno un’attrice di tanto grande talento, bellezza, intelligenza, modernità. Con la sua arte tutto il cinema italiano è diventato più ricco. Grazie a lei, la società italiana si è scoperta un po’ più emancipata, ironica, e finalmente contemporanea».

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