A Cinecittà la Giornata della legalità e della trasparenza

Il 24 novembre si è tenuto l'incontro per fare il punto dall’interno dei celebri Studi sullo stato della lotta alla corruzione in Italia negli ultimi 10 anni

Si è tenuta oggi la Giornata della Legalità e della Trasparenza a Cinecittà, un’occasione per fare il punto dall’interno dei celebri Studi sullo stato della lotta alla corruzione in Italia negli ultimi 10 anni, da quando con la Legge 190 del 2012, nota come Legge Severino, sono state istituite e divenute un obbligo per soggetti pubblici e istituzioni questi momenti di formazione e aggiornamento sulle tematiche legate alla prevenzione della corruzione. L’obiettivo della 190 era promuovere un cambiamento culturale e qualcosa in questi anni è effettivamente cambiata se l’Italia è risalita nella classifica pubblicata dal sito www.transparancy.org la corruption perceptions index dalla 64ª posizione del 2012 alla 42ª del 2021.

«Il rispetto delle regole è il cemento che consente all’edificio sociale di stare in piedi mentre la trasparenza è uno strumento fondamentale nella legittimazione delle istituzioni perché consente di controllarne gli atti e da ente con funzione pubblica non possiamo non sentire una particolare responsabilità su questi temi – ha detto la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, aprendo l’evento –. Come società dedicata all’audiovisivo e alla memoria, il nostro impegno principe è la conservazione il restauro e la produzione di quell’immaginario che fa parte del patrimonio collettivo e quindi la trasmissione della bellezza e dei valori condivisi per la platea dei cittadini. In quanto rivolto al pubblico, in particolare alle giovani generazioni, questo impegno non può disgiungersi dai valori della legalità e della trasparenza che questa giornata promuove, per il secondo anno consecutivo, con questo format. Trasparenza vuol dire ‘vedere chiaro’ negli scambi sociali; legalità vuol dire convivere con regole condivise. Vedere meglio e condividere è quello che fa il cinema, è quello che fanno le arti. È la lezione dei nostri padri della democrazia: il bello non si può disgiungere dal giusto e una grande industria come Cinecittà ha il dovere di essere in prima fila nel promuovere i valori della legalità».

Ospitato nella Sala Fellini degli studi di via Tuscolana, l’incontro, ha visto l’intervento del Generale di Brigata Enrico Mion, Comandante Nucleo speciale anticorruzione Guardia di Finanza e un mini panel con Rossana Rummo, Consigliere della Corte dei Conti, Rossella Sabia Adjunct Professor del dipartimento di Giurisprudenza Luiss Guido Carli, e Marco Tani Presidente dell’Organismo di Vigilanza Cinecittà che si sono resi protagonisti di un confronto su vigilanza e controllo dei fenomeni corruttivi e dell’illegalità di tre aspetti della compliance: la realtà accademica, delle istituzioni pubbliche e quella aziendale.

Il compito di moderare la mattinata di lavori è spettato a Federico Bagnoli Rossi, Consigliere di amministrazione e Rpct Cinecittà (Responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza), che ha espresso la propria soddisfazione per l’evento: «Non abbiamo solo portato avanti questa iniziativa come prevede la normativa ma l’abbiamo voluta far crescere e si vede perché la cultura della compliance ha un certo valore e in una realtà come quella di Cinecittà è necessario pianificare una strategia di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che veda nella formazione un elemento cardine del sistema di gestione dei rischi».

Affidate all’Amministratore delegato Cinecittà, Nicola Maccanico, le conclusioni. «Quando siamo arrivati come governance avevamo tre obiettivi: trasformare le diverse anime di Cinecittà in un’unica azienda, far funzionare i 19 teatri esistenti e lavorare sul PNRR per il quale il tema della legalità e della trasparenza è assolutamente centrale. Negli ultimi due anni la nostra stella polare è stata sviluppare regole e procedure sempre più trasparenti. Questa priorità, affiancata al grande senso di appartenenza presente in quelli che lavorano a Cinecittà, ci sta portando grandi risultati. Grazie alla maggiore trasparenza e a chiare regole d’ingaggio riusciamo ad attirare il mercato e possiamo smettere di parlare al futuro parlando del successo industriale di Cinecittà. Anche ora che stiamo impostando il PNRR lo stiamo facendo senza tagliare nessuna curva, vivendo nel massimo del rispetto i temi di legalità e trasparenza».

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