PARTHENOPE
Photo by Gianni Fiorito
Director/Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Peppe Lanzetta, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Stefania Sandrelli
Production/Produzione: Fremantle, The Apartment Pictures, Saint Laurent, Numero 10 e Pathé
International distribution/distributore internazionale: Pathé
In questo film c’è tutto il cinema del Premio Oscar Paolo Sorrentino. Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2024 (dove è stato venduto in moltissimi Paesi), Parthenope è uscito nelle sale italiane nell’autunno richiamando oltre 1 milioni di spettatori. Si tratta di un racconto drammatico, romantico ma anche ironico sull’adolescenza, sull’amore, sulla femminilità, sul destino e sull’identità. Al suo interno ci sono monologhi potenti, personaggi eccentrici e una colonna sonora come sempre evocativa. Il film, caratterizzato da una regia raffinata, unisce l’estetica barocca a una narrazione ricca di simbolismo, e alterna momenti surreali a momenti poetici. Ambientato a Napoli – di cui mette in luce anche pregi e contraddizioni –, racconta la vita di una giovane donna, Parthenope appunto, attraverso un lungo arco temporale in cui si susseguono avvenimenti potenti e struggenti sia storici sia personali. I personaggi maschili del film rappresentano fragilità, vizi e interrogativi universali. Tra questi, Gary Oldman interpreta lo scrittore americano John Cheever. Curiosità: a firmare la fotografia del film è Daria D’Antonio che ha lavorato con Sorrentino anche per È stata la mano di Dio, suo film più acclamato, mentre i costumi sono disegnati dal grande Carlo Poggioli, suo storico collaboratore, e sono stati confezionati dalla maison francese Yves Saint Laurent sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello.
PUNTI DI FORZA: La grande reputazione di cui Sorrentino gode a livello internazionale dopo l’Oscar per La grande bellezza; un cast internazionale di richiamo; il fascino indiscusso di Napoli e della Costiera; temi universali che riguardano il desiderio, l’autoaffermazione, le relazioni e l’identità.
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This film encapsulates the entire cinematic oeuvre of Oscar®-winning director Paolo Sorrentino. Presented In Competition at the 2024 Cannes Film Festival (where it sold briskly to many countries), Parthenope came out in Italy in the autumn, drawing more than one million people into the theatres. A dramatic, romantic and ironic tale of adolescence, love, femininity, fate and identity, the film features strong monologues, eccentric characters and an evocative soundtrack, a Sorrentino staple. With its sophisticated directing, the picture weds a baroque aesthetic to a lushly symbolic narrative, with scenes that are surreal or poetic by turns. Set in Naples, with all the city’s charisma and contradictions on display, it tells the story of a young woman, the titular character, over the span of a great many years, Parthenope’s life is marked by memorable occurrences, powerful on both the personal and historical level. The male characters, such as the American author John Cheever (Gary Oldman), represent fragility, vice, or universal questions. Fun facts: the cinematographer Daria D’Antonio is the same Sorrentino turned to for his most acclaimed film, The Hand of God, while the costumes were designed by the legendary Carlo Poggioli, who has worked on many of Sorrentino’s films; they were created by the French fashion house Yves Saint Laurent under creative director Anthony Vaccarello.
STRENGTHS: Sorrentino’s stellar reputation on the global film scene, after his Academy Award® win for The Great Beauty; a well-known international cast; the indisputable appeal of Naples and the Amalfi Coast; and the universal themes of desir e, female empowerment, human relations and identity.
VERMIGLIO
Director/Regia: Maura Delpero
Cast: Tommaso Ragno, Giuseppe De Domenico, Roberta Rovelli, Martina Scrinzi, Orietta Notari, Carlotta Gamba, Santiago Fondevila Sancet, Rachele Potrich, Anna Thaler, Patrick Gardener, Enrico Panizza, Luis Thaler, Simone Benedetti, Sara Serraiocco
Production/Produzione: Cinedora, Charades, Versus, Rai Cinema
International distribution/ distributore internazionale: Charades
Si tratta del film scelto dall’Italia per la corsa verso la nomination ai Premi Oscar 2025 (anche se poi non è rientrato nella cinquina finale). Opera seconda di Maura Delpero dopo l’esordio con Maternal (2019), ha una trama che potrebbe sembrare assai semplice: sul finire della Seconda Guerra Mondiale un soldato siciliano disertore trova rifugio in piccolo paese del Nord Italia, in Trentino, dove intraprende una relazione con la giovane Lucia, appartenente ad una famiglia del luogo, radicata nelle tradizioni contadine. Lucia ha altre due sorelle, Ada e Flavia, e tutte, non più bambine, ma non ancora donne, sono destinate a vivere l’ultimo momento prima della fine della loro innocenza. La straordinarietà di Vermiglio risiede proprio nella sua apparenza semplice e contadina. Il film unisce in sé elementi della tradizione neorealista italiana (impossibile non pensare al cinema di Ermanno Olmi) a un linguaggio cinematografico contemporaneo e attraverso focus quali il territorio, la memoria, la supremazia maschile su quella femminile, è riuscito a ottenere sia nelle sale italiane sia in giro per il mondo tantissimi consensi. La regista ha scritto la sceneggiatura prendendo ispirazione dai luoghi e dalla storia della sua famiglia e, insieme alla produzione, ha fatto una scelta audace, sincera e identitaria: girare in dialetto locale mantenendo un fortissimo senso di realismo. Vermiglio, che ha vinto il Leone d’Argento alla 72esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha ottenuto una candidatura ai Golden Globes e due agli European Film Awards.
PUNTI DI FORZA: ispirazione al neorealismo italiano mantenendo un linguaggio contemporaneo; mix tra tradizione, innovazione e autenticità; incanto della natura e delle Alpi italiane; ma in primis le sfaccettature intime ma universali della resilienza e dell’amore.
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This is Italy’s official contender for the 2025 Oscar® nominations. The second film by Maura Delpero, after her debut with Maternal (2019), has a plot that seems fairly straightforward initially: as the Second World War is ending, a Sicilian soldier who has deserted takes refuge in a small mountain village in northern Italy’s Trentino, where he starts a relationship with a young woman from the area, Lucia, from a traditional family of farmers. She has two sisters, Ada and Flavia, and all three, poised between childhood and adulthood, will experience their last moments to come before the end of innocence. What is so extraordinary about Vermiglio is its appearance of being a deceptively simple country tale. The film combines elements of the Italian neorealist tradition (Ermanno Olmi inevitably comes to mind) with a contemporary take on the genre. With its focus on the land and its legacy, and the male supremacy over women, this film has overwhelmingly struck a chord with both Italian audiences and cinemagoers worldwide. For her screenplay, the director found inspiration in her family’s own roots in the Trentino region as well as the natural setting. And she, together with the producers, made a bold, heartfelt and identity-based decision: to infuse the film with realism by shooting it in the local dialect. Winner of the Silver Lion at the 72nd Venice Film Festival, Vermiglio landed a Golden Globe nomination and another two at the European Film Awards.
STRENGTHS: a contemporary variation on classic Italian neorealism; a blend of tradition, innovation and authenticity; and the charm of Italy’s natural Alpine settings, but above all, an intimate yet universal multi-layered study of love and resilience.
L’ABBAGLIO / THE ILLUSION
Foto di Lia Pasqualino
Director/Regia: Roberto Andò
Cast: Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tommaso Ragno, Giulia Andò, Pascal Greggory, Leonardo Maltese, Andrea Gherpelli, Daniele Gonciaruk, Giulia Lazzarini, Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna
Production/Produzione: Tramp Limited e Bibi Film con Rai Cinema e Medusa Film
International distribution/ distributore internazionale: Rai Cinema International
L’abbaglio è un film in costume ambientato nel 1860 quando Giuseppe Garibaldi diede inizio insieme alla spedizione dei Mille all’avventura che portò alla successiva Unità d’Italia. Il film, tra i titoli più attesi del 2025 nei cinema italiani, si propone di rivisitare in modo ironico e brillante un evento chiave della Storia del Paese. La trama racconta dell’impresa di Garibaldi e dei tanti giovani idealisti entusiasti, provenienti da ogni parte della penisola, che si sono uniti ai suoi fedelissimi ufficiali in questo grandioso atto rivoluzionario.
Insieme a Garibaldi sul grande schermo c’è il colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini e due militi reclutati, ovvero il contadino Domenico Tricò, emigrato nel Nord, e l’illusionista Rosario Spitale. Dopo La stranezza (film del 2022 che riuscì ad arrivare a un ottimo incasso di 5,7 milioni di euro, ambientato negli anni ‘20 e omaggio alla genialità del teatro di Luigi Pirandello), il regista palermitano Roberto Andò torna dietro la macchina da presa per dirigere un altro film storico ma pur sempre dai toni della commedia e circondandosi più o meno dallo stesso cast di cui fanno parte Toni Servillo (il protagonista di La grande bellezza), e Ficarra e Picone.
PUNTI DI FORZA: la riflessione storica che passa attraverso la commedia e la rilettura di un evento così importante; la collaborazione con sceneggiatori di fama come Ugo Chiti e Massimo Gaudioso (che insieme hanno scritto tra gli altri anche Reality e Dogman di Matteo Garrone); un regista di teatro e cinema capace di bilanciare perfettamente la complessità narrativa e l’intrattenimento puro.
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The Illusion (L’abbaglio) is a period drama/comedy set in 1860, when Giuseppe Garibaldi launched the Expedition of the Thousand that would lead to the Unification of Italy. One of the most eagerly awaited releases in Italy in 2025, the film is an ironic and ingenious revisitation of a milestone in Italian history. The plot follows the exploits of Garibaldi and the many idealistic young people from all over the country who signed up enthusiastically for this iconic revolutionary campaign, alongside Garibaldi’s loyal army officers. Together with Garibaldi on the big screen, there’s Colonel Vincenzo Giordano Orsini, from Palermo, and two army recruits, the farmer Domenico Tricò, an emigrant to northern Italy, and the illusionist Rosario Spitale. After his 2022 film Strangeness, set in the 1920s, a tribute to the brilliant playwright Luigi Pirandello that grossed 5.7 million euros at the box office, Palermo’s own Roberto Andò returns to direct another historical film where comedy contends with drama, relying on roughly the same cast, featuring Toni Servillo (star of The
Great Beauty) and the Italian duo Ficarra & Picone.
STRENGTHS: a historical study filtered through the lens of comedy, and the re-reading of such an iconic event; Andò’s collaboration with acclaimed screenwriters like Ugo Chiti and Massimo Gaudioso (who co-wrote Reality and Dogman, both by Matteo Garrone, among other titles); and a stage and film director who is a master at balancing narrative complexity and pure entertainment.
DIAMANTI / DIAMONDS
foto di Stefania Casellato
Director/Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano
Production/Produzione: Greenboo Production, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky International
Distribution/ distributore internazionale: Vision Distribution
Dedicato a tre attrici straordinarie: Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, Diamanti celebra l’arte del costume cinematografico e teatrale, il suo atto creativo e visionario, ma al tempo stesso omaggia il potere e la forza delle donne e delle relazioni umane in genere. Ambientato a Roma, nel quartiere Testaccio, negli anni ‘70, tutto avviene all’interno della Sartoria Canova dove costumisti di fama internazionale si servono del lavoro meticoloso di sarte attente e appassionate. Mentre il film mostra la vita lavorativa di questo gruppo di donne, non dimentica di raccontare la storia di ognuna di essere. Storie che rispecchiano problematiche, gioie e dolori, di ieri ma anche di oggi. Dalle manifestazioni in piazza alla depressione, dalla perdita prematura di una figlia alla violenza sulle donne, da relazioni con uomini più giovani all’allegria collettiva condivisa con le amiche. Diamanti è un vero condominio di emozioni e situazioni, oltre a segnare il ritorno di Ozpetek sul grande schermo da dove mancava dal 2019 con La dea fortuna. Sorellanza e solidarietà sono qui il motore di ogni azione e avvenimento e sono anche omaggio all’infanzia che Ozpetek ha trascorso tra numerose donne in una casa che gli ha insegnato il senso dell’accoglienza e della convivialità.
PUNTI DI FORZA: l’universo femminile che passa attraverso la passione, la solitudine e i legami non per forza solo familiari; i costumi storici di Piero Tosi e della Sartoria Tirelli che si muovono insieme ai costumi nuovi del film; l’interazione tra creatività e vita; la celebrazione della grande arte. In Italia è stato un campione di incassi al botteghino nazionale richiamando oltre 2,2 milioni di spettatori.
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Dedicated to three superb actresses: Mariangela Melato, Virna Lisi and Monica Vitti, Diamonds celebrates the art of stage and film costume design, its creativity and vision, and at the same time pays homage to the power and the strength of women and human relations in general. Set in Rome in the 1970s, in the Testaccio neighbourhood, all the action takes place at the Canova Dressmaker’s, where costume designers of international renown rely on the meticulous craft of expert seamstresses. The film shows this group of women at work, while also dwelling on each of their stories, which reflect the trials and rewards of their lives back then, but also speak to the present. Demonstrations in the squares, struggles with depression, the loss of a young daughter, violence against women, affairs with younger men, and the collective joy of friendships between women: it’s all here in Diamonds, a genuine compendium of emotions and situations that marks Ozpetek’s return to the big screen after his 2019 film The Goddess of Fortune. Sisterhood and solidarity are the drivers behind every action and event in this film, and a tribute to Ozpetek’s own childhood, his upbringing being the combined effort of an array of women, in a household that taught him the meaning of hospitality and conviviality.
STRENGTHS: a woman’s universe, with its passions, solitude, and not exclusively family bonds; the period
costumes by Piero Tosi and the Sartoria Tirelli, seen alongside the new costumes made for this film; the intermingling
of creativity and real lives; and the cinematic celebration of artistry.
HEY JOE
foto di Greta De Lazzaris
Director/Regia: Claudio Giovannesi
Cast: James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolini, Aniello Arena, Gabriel Riley Hill Antunes, Giada Salvi, Francesca Montuori, Donovan W. White
Production/Produzione: Palomar, Vision Distribution, Rai Cinema International
Distribution/ distributore internazionale: Vision Distribution
Ambientato tra il 1944 e il 1971, Hey Joe è il nuovo film di Claudio Giovannesi che con La paranza dei bambini (2019) ha ricevuto l’Orso d’argento per la sceneggiatura al Festival di Berlino. Questo lm ancora una volta indaga l’anima di Napoli ma in modo del tutto differente dal precedente titolo. Hey Joe racconta di paternità e redenzione, e riflette sul confronto culturale tra Italia e USA. La storia segue Dean Barry (interpretato da James Franco), un veterano americano, che torna in Italia 25 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per trovare e conoscere il figlio Enzo (Francesco Di Napoli), nato da una relazione avuta in quegli ultimi momenti vissuti nel belpaese.
Enzo è adulto e vive alla giornata sotto la protezione di un boss della camorra che l’ha adottato e non ha nessun interesse per il padre americano. Il film pone lo spettatore davanti a temi riconoscibili per tutti come la ricerca delle seconde occasioni e la connessione umana. Fa parte del cast anche Aniello Arena, attore divenuto popolare dopo aver vestito i panni del protagonista in Reality (2012) di Matteo Garrone, e con Giovannesi aveva già lavorato in Fiore (2016). Le riprese di Hey Joe hanno avuto luogo nel 2023 tra Napoli, l’isola di Procida, Taranto e Pizzo e il film è stato presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma 2024.
PUNTI DI FORZA: il tema della paternità mancata; il confronto tra due culture; il linguaggio emotivo reso accessibile a tutti anche grazie alla fotogra a di Daniele Ciprì; la presenza di James Franco, attore noto e premiato globalmente; i luoghi del Sud Italia; l’approccio delicato ed empatico che caratterizza il regista in tutti i suoi film, vero erede del neorealismo italiano.
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Set between 1944 to 1971, Hey Joe is the latest film by Claudio Giovannesi, winner of the Silver Bear for Best Screenplay at the Berlinale for his 2019 work Piranhas. This film also delves into the soul of the city of Naples, but in a completely different way compared to his 2019 offering. Hey Joe is about paternity, redemption, and the cultural divide between Italy and the US. The story is about Dean Barry (pla yed by James Franco), an American veteran who returns to Italy 25 years after the end of World War II, to look up and get acquainted with his son Enzo (Francesco Di Napoli), born to a woman Barry had an affair with during his last months in Italy. Grown up now, Enzo enjoys the camorra’s protection in the form of the mobster who adopted him, and he has no inter est in his American father. The film brings audiences face-to-face with familiar issues, such as the search for a second chance and human connection. The cast includes Aniello Arena, a popular actor who has worked with Giovannesi before, in Fiore (2016), and shot to fame thanks to his lead role in Reality (2012) by Matteo Garrone. Hey Joe was filmed in 2023 in locations ranging from Naples and the island of Procida to Taranto and Pizzo, and its world premiere
was held at the 2024 R ome Film Fest.
STRENGTHS: the theme of fatherhood denied; the face-off between two cultures; the language of emotions made accessible to all, with the help of Daniele Ciprì’s cinematography; the casting of James Franco, a famous actor and global prize winner; the southern Italian settings; and the director’s hallmark delicate, empathetic approach, making him the true heir to Italian neorealism.
IL NIBBIO / THE KITE
foto di Riccardo Ghilardi
Director/Regia: Alessandro Tonda
Cast: Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti
Production/Produzione: Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula International
Distribution/ distributore internazionale: Minerva Pictures Group
Il Nibbio, girato tra Roma e il Marocco, racconta dei ventotto giorni che hanno preceduto quel tragico 4 marzo 2005, giorno in cui Nicola Calipari (qui interpretato da Claudio Santamaria, che per questo lavoro ha fatto un lavoro sul corpo notevole perdendo 12 chili), figura chiave del SISMI, ha perso la vita per salvare Giuliana Sgrena (Sonia Bergamasco), giornalista rapita in Iraq da un gruppo terroristico. Come riportato dalla maggior parte dei giornali, Calipari muore, colpito dal “fuoco amico”, mentre stava scortando la giornalista all’aeroporto di Bagdad. Il film, biografico e drammatico, celebra quindi la storia e gli ultimi atti di un eroe “invisibile” delle operazioni in Iraq. Nicola Calipari ha dedicato la sua vita lavorativa per proteggere le vite degli altri e per tentare di preservare la pace. Nonostante il suo operato e la vicenda nel suo specifico, il mistero del suo omicidio resta ancora senza risposte chiare e precise. Quella mostrata nel film di Alessandro Tonda – di cui citiamo i suoi precedenti lavori quali The Shift (2020, acclamato
a Cannes) e La stoccata vincente (2023) – è una storia di coraggio, sacri cio e verità nascoste, mai svelate. Questo è uno dei titoli italiani più attesi sul grande schermo nel 2025 ed è scritto da Sandro Petraglia, sceneggiatore noto per il suo lavoro in opere di grande impatto sociale come La meglio gioventù e Suburra.
PUNTI DI FORZA: si tratta di una storia vera; è un film che combina il thriller geopolitico con il dramma umano; è l’omaggio a un eroe nazionale; mette in scena temi come il sacrificio, l’integrità morale e l’umanità.
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Filmed in Rome and Morocco, Il Nibbio (The Kite) is the story of the 28 days leading up to that tragic 4 March 2005, when Nicola Calipari, a key player in Italy’s secret services (played by Claudio Santamaria, who shed 12 kilos for the part), lost his life trying to save that of Giuliana Sgrena (Sonia Bergamasco), a journalist kidnapped in Iraq by a terrorist organisation. As reported by most of the media at the time, Calipari was killed by “friendly fire” while escorting the journalist to Bagdad airport. This biographical drama, therefore, celebrates the life and the last moments of an “invisible” hero of the operations in Iraq. Nicola Calipari devoted his entire career to protecting the lives of others and striving to keep the peace. Despite his standing and the details of this last operation, the mystery of his murder has never fully been solved. The story in this film by Alessandro Tolda – whose credits include The Shift (2020), acclaimed at Cannes and La stoccata vincente (2023) – is one of courage, sacrifice and hidden truths that never emerge. Anticipation has been building for this 2025 Italian title in particular, with its screenplay by Sandro Petraglia, the writer renowned for his work on films about social issues that pack a punch, like The Best of Youth and Suburra.
STRENGTHS: the power of a true story; a film that combines a geopolitical thriller with a searing human drama; the homage to a national hero; and the treatment of themes such as sacrifice, moral integrity and humanity.
IL RAGAZZO COI PANTALONI ROSA / THE BOY WITH PINK TROUSERS
Director/Regia: Margherita Ferri
Cast: Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Corrado Fortuna, Andrea Arru
Production/Produzione: Eagle Pictures, Weekend Films
Distribution/ distributore internazionale: PiperFilm
Basato sulla tragica storia vera di Andrea Spezzacatena, un adolescente vittima di bullismo e cyberbullismo. Il titolo fa riferimento a una pagina Facebook creata nel 2012 per deriderlo, dopo che aveva indossato dei pantaloni rosa accidentalmente tinti dalla madre. La vicenda ha portato Andrea al suicidio, diventando uno dei primi casi noti in Italia legati appunto al cyberbullismo. Il ragazzo dai pantaloni rosa, presentato prima al Giffoni Film Festival e poi ad Alice nella Città, ha raccolto attorno a sé una vera comunità che, anche grazie al passaparola, ha portato questo film italiano ad essere il più visto in sala nel 2024. La madre di Andrea, Teresa Manes, interpretata nel film da Claudia Pandolfi, ha partecipato attivamente al progetto per garantire al massimo autenticità e necessità, e ha scritto il libro Andrea, Oltre il Pantalone Rosa su cui si basa il film scritto a sua volta dal produttore e sceneggiatore Roberto Proia. In pochissime settimane questo film, che racconta gli anni di Andrea tra la scuola media e superiore, è divenuto opera simbolica per promuovere il rispetto e l’inclusione e non solo nelle scuole italiane.
Il ragazzo dai pantaloni rosa, girato in modo empatico ed essenziale, è diventato un potente strumento di riflessione per ragazzi e adulti. Alla regia Margherita Ferri, alla sua opera seconda. Aveva esordito nel 2019 con Zen sul ghiaccio sottile, film per cui aveva ottenuto una candidatura ai Nastri d’Argento come Miglior regista esordiente.
PUNTI DI FORZA: una storia vera che parla di suicidio adolescenziale; un lm che sensibilizza su un tema urgente e doloroso come il bullismo, problema purtroppo globale; è un racconto che parla a più generazioni in modo trasversale e non esclude quindi nessuno; la regia e sceneggiatura garantiscono intensità narrativa e sensibilità emotiva.
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Based on the tragic true story of Andrea Spezzacatena, a teenage victim of bullying and cyberbullying. The film’s title refers to a Facebook page created in 2012 to make fun of Andrea, after he went to school wearing trousers that had accidentally turned pink in the wash. The online harassment that drove Andrea to commit suicide became one of Italy’s first cases of cyberbullying. The Boy with Pink Trousers, which premiered first at the Giffoni Film Festival and then at Alice nella Città, created a real community around the film, and thanks to word of mouth too, this Italian picture became the number one title in cinemas in 2024. Andrea’s mother, Teresa Manes, played by Claudia Pandolfi, took an active role in the project to guarantee maximum authenticity, and she wrote the book on which the film is based, Andrea, Oltre il Pantalone Rosa. With a screenplay written by producer and screenwriter Roberto Proia in just a few weeks, this film covers Andrea’s life from middle school to high school and it has become a symbol promoting respect and inclusion – not just in Italian schools. The Boy with Pink Trousers, in its empathetic, straightforward treatment of the issue, has become a powerful tool to raise awareness among teens and adults as well. This is director Margherita Ferri’s second film, after making her debut in 2019 with Zen in the Ice Rift, a film that was nominated for a Silver Ribbon for Best New Director.
STRENGTHS: a true story about teenage suicide; a thought-provoking work about a painful issue such as bullying, a global phenomenon requiring urgent attention; a story that speaks to many generations, indiscriminately, and leaves no one out; and the directing style and screenplay guarantee narrative intensity and emotional sensitivity.
NAPOLI – NEW YORK / NAPLES TO NEW YORK
Giulio Gattuso, Pietro Rizzato
Director/Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Pierfrancesco Favino, Dea Lanzaro, Antonio Guerra, Anna Ammirati, Omar Benson Miller, Anna Lucia Pierro, Tomas Arana, Antonio Catania
Production/Produzione: Paco Cinematografica, Rai Cinema
Il nuovo film del Premio Oscar Gabriele Salvatores combina realismo e toni da favola, ambientato nell’Italia del dopoguerra. La sceneggiatura, a firma dello stesso regista, è lo sviluppo di un soggetto inedito e scritto intorno al 1948 da Tullio Pinelli e Federico Fellini. Il film racconta del viaggio avventuroso di due giovanissimi, Carmine e Celestina, che da una Napoli povera, poverissima, vanno verso la città nuova, New York, luogo in cui moltissimi italiani hanno già trovato “rifugio”. Accanto ai due attori giovani, due interpreti maturi di esperienza come Pierfrancesco Favino che interpreta il comandante della nave Domenico Garofalo e Omar Benson Miller, a sua volta cuoco della nave. Due personaggi che in questa avventura/favola hanno un ruolo importantissimo che riguarda le parole amore, rispetto e aiuto in una declinazione tanto drammatica quanto gioiosa. Gabriele Salvatores propone qui una Napoli neorealista e una New York colorata, vivace, già frenetica. Gira il suo film senza mai andare oltreoceano servendosi di angoli della città di Trieste che bene si camuffano e unendo alla scenografia tradizionale un interessante e perfetto uso degli effetti speciali. Questa storia condensa il cinema di Salvatores: ci sono giovani, c’è la migrazione, c’è la musica che fa da protagonista. Un film sentito, emotivo e universale, che ricorda ad ogni spettatore che siamo tutti Paisà, citando il bellissimo film di Roberto Rossellini proposto anche all’interno del film.
PUNTI DI FORZA: Il film esplora temi come la speranza, la resilienza, la solidarietà e il sogno americano; forte è anche l’eco della migrazione e dell’identità; è un racconto universale sulla ricerca di una vita migliore; e alla regia un artista immenso e dall’animo gentile come Salvatores.
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The new film by Oscar®-winning director Gabriele Salvatores combines realism and fairy-tale elements in a story that starts in postwar Italy. The screenplay, written by Salvatores as well, develops an unpublished treatment written around 1948 by Tullio Pinelli and Federico Fellini, about the adventurous sea voyage of two children, Carmine and Celestina, who leave a poverty-stricken Naples to seek a new life in a new city, New York, where many Italians had already found “refuge”. Alongside the two young actors are two established film stars, Pierfrancesco Favino and Omar Benson Miller, respectively playing the commander of the ship Domenico Garofalo and the ship’s cook. The two characters have important roles in this adventure or fable: roles that revolve around the words love, respect and assistance, in a narrative both dramatic and joyful. Gabriele Salvatores serves up a neorealist Naples and a colourful New York, teeming with life, frenetic even back then. He shot the film without ever crossing the ocean, using odd corners of the city of Trieste to stand in for New York and expertly adding marvellous special effects to a traditional production design. This story distils all of Salvatores’ cinema: it has youthful stars, the theme of migration, and music taking a leading role too. It’s a heartfelt, moving and universal film that reminds audiences we are all Paisàn, to quote the classic directed by Roberto Rossellini, which puts in an appearance in this film as well.
STRENGTHS: the film explores themes such as hope, resilience, solidarity and the American dream, with
strong echoes of migration issues and personal identity; and it is a universal story of the search for a better life,
with a master filmmaker like Salvatores at the helm, bringing his sensitive gaze into play.
FOLLEMENTE
Director/Regia: Paolo Genovese
Cast: Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria
Production/Produzione: Lotus Production-Leone Film Group, Rai Cinema
International distribution/ distributore internazionale: Rai Cinema International
Dopo il successo della serie Disney+ in costume I Leoni di Sicilia, il regista di Perfetti sconosciuti (film dal maggior numero di remake al mondo), Paolo Genovese, è tornato dietro la macchina da presa per dirigere il suo nuovo film destinato alla sala cinematografica. Follemente è tratto da un suo soggetto del quale firma anche la sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, nomi popolari della recente cinematografia italiana. Il film si basa su una serie di interrogativi comuni: Quanto conosciamo davvero di noi stessi quando prendiamo una decisione? E se dentro di noi esistessero più versioni del nostro IO, ognuna con qualcosa da dire? Follemente è una brillante commedia romantica – sono garantite risate di gusto e grandi emozioni – che va oltre le apparenze, immergendosi nella mente dei due protagonisti, Piero (Edoardo Leo, già in Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti) e Lara (Pilar Fogliati, alla prima collaborazione con Genovese, è nota a livello internazionale per la serie targata Netflix, Odio il Natale), svelando i loro pensieri più nascosti e le battaglie interiori che tutti affrontiamo. L’effetto del film è una sorta di Inside Out ma senza animazione e con personaggi reali che stanno dentro e fuori la mente dei due protagonisti.
PUNTI DI FORZA: alla regia un autore anche scrittore molto sensibile e attento a raccontare le sfumature delle relazioni umane; storia profonda; il film si muove tra psicologia e umorismo rendendo fondamentale il concetto di identità personale e le battaglie interiori che ognuno affronta.
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After the hit Disney+ costume drama series The Lions of Sicily, the director of Perfect Strangers (the film with the most remakes in the world), Paolo Genovese is back in the director’s chair for his new big screen film. Follemente is based on his own story idea then developed into a screenplay he co-wrote with Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella and Flaminia Gressi, household names in recent Italian film productions. The plot is based on a series of common questions: how well do we know ourselves when we make a decision? And what if different versions of our selves existed inside us, each with something to say? Follemente is a brilliant romantic comedy, with belly laughs and waves of emotion guaranteed. It dives below the surface of things and inside the minds of the two leads, Piero (Edoardo Leo, previously in Blame Freud and Perfect Strangers) and Lara (Pilar Fogliati, in her first Genovese film, well known internationally for her role in the Netflix series I Hate Christmas). As the characters’ hidden thoughts and inner struggles we have all experienced are revealed, the film comes across as a sort of Inside Out without animation and with real characters that are inside the two leads’ minds, and outside too.
STRENGTHS: at the helm, a filmmaker and author who is quite perceptive and attuned to the nuances of human relationships; a story that is profound; and a film that wields psychology and humour to consolidate the fundamental concept of personal identity and the inner struggles common to us all.
LA CITTÀ PROIBITA
Director/Regia: Gabriele Mainetti
Cast: Yaxi Liu, Enrico Borello, Sabrina Ferilli, Marco Giallini, Luca Zingaretti
Production/Produzione: Wildside, Goon Films, Vision Distribution, DCM Pictures, Quad
International distribution/distributore internazionale: PiperFilm
Dopo gli ambiziosi e rivoluzionari Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, il regista Gabriele Mainetti (autore con un occhio di riguardo a tutto ciò che è contemporaneo e sperimentale) propone al grande pubblico una action comedy – con scene d’azione coreografate alla perfezione – ambientata nel mondo della criminalità romana. Il film La città proibita – nulla a che vedere con il film di Zhang Yimou – narra la storia del figlio di un ristoratore indebitato che scompare con la sua amante e di una misteriosa donna che giunge a Roma in cerca della sorella perduta. I due personaggi, nonostante le differenze culturali, si alleano per sopravvivere in un contesto complesso e difficile affrontando pericoli e sfidando i membri più pericolosi della malavita capitolina. Il cuore del racconto è Roma e nello specifico il quartiere Esquilino, quartiere multietnico noto per i suoi profumi e colori che sanno di Oriente. Il film, un mix di azione e humor, è sceneggiato dal regista insieme a Stefano Bises e Davide Serino, assai noti in Italia soprattutto per aver collaborato e contribuito al successo di grandi serie televisive. L’attrice Liu Yaxi – nota per essere stata la controfigura della protagonista del live action Mulan – è semplicemente perfetta nelle scene d’azione degne del migliore Tarantino.
PUNTI DI FORZA: la combinazione tra azione e commedia; l’uso della comicità per alleggerire una storia di malavita; l’approccio multiculturale; lo stile unico, visivo e narrativo, di cui Mainetti è un vero talento.
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After two ambitious and revolutionary titles, They Call Me Jeeg and Freaks Out, director Gabriele Mainetti (who has a keen eye for anything contemporary and experimental) brings film audiences an action comedy – with exquisitely choreographed action scenes – set in Rome’s criminal underworld. His film La città proibita tells the tale of the son of a restaurateur deep in debt, who has vanished with his lover, while a mysterious foreign woman appears in Rome searching for her lost sister. In spite of their cultural differences, the two characters team up to survive in complex and quite challenging conditions, facing perils of all kinds and taking on the most dangerous mobsters in Rome. Rome is at the heart of the mystery, specifically the multi-ethnic Esquilino district, known for its cultural influences from Asia and beyond. The picture, part action, part comedy, was written by the filmmaker together with Stefano Bises and Davide Serino, well known in Italy, especially for their contributions to successful major TV series. Actress Yaxi Liu – famed stunt double for the star of the live-action film Mulan – is simply perfect in action scenes worthy of Tarantino in his prime.
STRENGTHS: the blending of action movie and comedy; the use of comedic devices to lighten up a tale of organised crime; the multicultural approach; and the unique visual and narrative style in which Mainetti really shines.
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