Regioni italiane: un box office a velocità diverse

Secondo i dati presentati da Cinetel a inizio gennaio, nel 2023 l’industria cinematografica italiana ha compiuto un altro deciso passo avanti per ricucire lo strappo creato dalla pandemia da Covid-19. Nel primo anno realmente “post-pandemico” in cui i cinema non hanno avuto limitazioni, le sale hanno sfiorato i 500 milioni di euro di incasso (495.737.765 euro) con 70.646.042 presenze. Un salto in avanti del +61,7% sugli incassi e del +58,6% sulle presenze sul confronto con il 2022, mentre rispetto alla media 2017-2019 la differenza si è ridotta a -16,3% (incassi) e a -23,2% (presenze).

Numeri in linea con la ripresa di altri Paesi dell’area UE e che fanno ben sperare per il 2024, al netto di una prima parte d’anno condizionata dagli scioperi dei sindacati sceneggiatori e attori che hanno fermato Hollywood tra aprile e ottobre 2023, costringendo le major statunitensi a ripensare il proprio calendario delle uscite.

Restando concentrati sui confini nazionali, è interessante anche andare a vedere ancor più nel dettaglio i dati di incassi e presenze per scoprire quali regioni sono cresciute di più sul confronto anno su anno e quali si stanno riprendendo meglio (e peggio) dallo stop forzato della pandemia da Covid-19.

LE REGIONI CHE INCASSANO DI PIÙ

In testa alla classifica degli incassi, c’è la Lombardia che ha rappresentato il 20% sul totale incassato dalle sale nel 2023: 100.966.722 euro, contro i 66.415.868 euro dell’anno precedente (la regione è prima anche per presenze, 13.951.267 contro le 9.282.476 del 2022). Un balzo avanti del 52% sugli incassi e del 50,3% sulle presenze. Sul podio generale degli incassi, seguono poi il Lazio con 66.3 milioni (+65,3%) e l’Emilia-Romagna con 50,5 milioni di euro al botteghino (+59,2%).

LE REGIONI CHE SONO CRESCIUTE DI PIÙ ANNO SU ANNO

Il primo posto della Lombardia nella classifica complessiva, non corrisponde però al primato della regione che è cresciuta maggiormente a livello di incassi e presenze da un anno con l’altro. La medaglia d’oro in questo caso spetta alla Campania, passata da 18.297.770 euro a 34.744.675 euro di incassi (uno straordinario +89,9%) e da 2.759.576 a 5.069.692 spettatori (+83,7%, anche in questo caso un primato). Seguono poi la Calabria con +85,1% al botteghino (da 3,4 milioni di euro a 6,3 milioni) e Basilicata (da 1,1 milioni a 2,1 milioni). Al contrario, tra le regioni che sono cresciute meno tra il 2022 e il 2023 troviamo il Trentino-Alto Adige, passato da 3,6 milioni di euro a 5,4 milioni di euro di incassi (+47,8%) e da 471.062 a 680.026 presenze (+44,4%). Di poco sopra l’Emilia Romagna, cresciuta del +47,9% sugli incassi, e la Valle d’Aosta con un +50,3%. Nessuna regione è comunque scesa sotto queste percentuali e molte sono allineate con i dati di crescita nazionali, a riprova che da un anno con l’altro tutti i territori hanno beneficiato della costante ripresa del settore.

IL GAP CON IL PRE-COVID

Elementi di interesse si riscontrano anche nell’analisi dei dati relativi al confronto con il triennio pre-pandemico. La regione che attualmente ha ridotto maggiormente il gap negli incassi tra la media 2017-2019 e il 2023 è la Sicilia, che con 27.718.079 euro è sotto solo del -6,7%, mentre la Basilicata è quella che ha recuperato meglio per quanto riguarda le presenze (-14,6%). Di contro, il Friuli-Venezia Giulia è la regione italiana in cui le sale patiscono ancora il divario più significativo: i 9.722.432 euro incassati nel 2023 rappresentano un -25,3% rispetto alla media pre-pandemia pari a 13.017.825 euro; la forbice rispetto alla media nazionale in questa regione è ampia anche per quanto riguarda le presenze (-29,1%), superata però dalla Toscana, dove i 4.494.478 spettatori del 2023 rappresentano ancora il -29,5% rispetto al triennio pre-pandemia. Altre regioni di maggior peso, come la Lombardia e il Lazio, presentano dati in linea con la media nazionale: entrambe circa -16% sugli incassi e attorno a un meno 19- 23% sulle presenze.

I FILM IN TOP 10, REGIONE PER REGIONE

Uno sguardo poi ai film che hanno caratterizzato la scorsa annata cinematografica in Italia tra le varie regioni. I due film finiti in testa alle Top 10 dei territori sono, ovviamente, C’è ancora domani di Paola Cortellesi e Barbie di Greta Gerwig. La commedia italiana distribuita da Vision è riuscita a strappare negli ultimi giorni di dicembre 2023 la corona di maggior incasso dell’anno al film con Margot Robbie con oltre 32 milioni di euro di incasso complessivo (nel frattempo arrivato a 36 milioni). Una preferenza che trova riscontro anche nella divisione regionale: C’è ancora domani è il primo titolo per incassi in 11 regioni su 20 (Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria), mentre Barbie ha conquistato le restanti 9 regioni (Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto). In queste ultime, C’è ancora domani è finito sempre sul podio e solo una volta al terzo posto (in Veneto), mentre Barbie è scivolato sotto i primi tre posti solo in Molise, superato da Oppenheimer e Super Mario. Bros – Il Film.

Infine, da segnalare alcuni casi particolari di film che si sono piazzati benissimo nelle Top 10 regionali grazie a uno specifico appeal locale dovuto al fatto di essere ambientati e/o girati in quelle regioni, o per la particolare popolarità di un attore/regista in quei territori. Rientrano in questo gruppo Scordato, film del lucano Rocco Papaleo che nella sua Basilicata si è classificato al quinto posto con 77.259 euro e 12.436 presenze, superando Fast X, La Sirenetta e Wonka. Ha fatto ancora meglio Santocielo, commedia con Ficarra e Picone in grado di incassare nella loro Sicilia 1.499.598 euro con 211.664 presenze e finire l’anno alle spalle di Barbie e C’è ancora domani, ma davanti a Oppenheimer e altri importanti titoli dell’anno. La territorialità ha giocato un ruolo importante anche in Campania, dove Tramite Amicizia di Alessandro Siani è arrivato quinto in Top 10 (con 1.472.638 euro); in Valle d’Aosta con Le otto montagne (ambientato in Val d’Ayas, come il libro da cui è tratto), anche in questo caso quinto; e infine in Sardegna, dove La Sirenetta ha finito l’anno al quarto posto della Top 10 con 453.187 euro e 67.554 spettatori, molti dei quali probabilmente attirati in sala grazie al fatto che il live-action Disney è stato in parte girato proprio sull’isola.

L’art

L’articolo è stato pubblicato sull’ultimo numero di Box Office che è possibile scaricare QUI.

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