Italia: 111 milioni di biglietti staccati nel 2011

Analizzate oggi durante il convegno Strategie europee per il cinema, tenutosi alla Mostra del cinema di Venezia, difficoltà e atipicità del mercato italiano. Attraverso il report di André Lange, capo del dipartimento per l’informazione sui mercati e le finanze dell’Osservatorio europeo sull’audiovisivo, sono stati analizzati dati relativi alle politiche per il cinema in Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania. Lo scorso anno nelle sale italiane sono stati staccati 111 milioni di biglietti contro i 216,6 milioni di Francia, 171,6 di Gran Bretagna e 129,6 della Germania. Sfavorevole anche il confronto sui finanziamenti pubblici: le risorse investite nel settore nel 2011 da Stato e regioni ammontano a 185,8 milioni di euro, a fronte dei 344,1 della Germania, i 365,9 della Gran Bretagna e i 632,9 della Francia. «Bisogna considerare che in Italia l’industria non si autofinanzia come negli altri paesi grazie anche ai fondi derivanti dagli obblighi di investimento dei broadcaster televisivi» – ha specificato Lange. Bassi anche i dati sull’investimento italiano sulla produzione, fermo nel 2011 a 423 milioni di euro. Lo stesso anno in Francia la cifra è di 1389 milioni, anche se a spendere di più per produrre è la Gran Bretagna con 1466 milioni di euro. Ad essere positivi per il nostro paese sono i dati relativi alla quota di mercato che ha raggiunto il 41,7% nel 2011 superando la Francia arrivata al 37,8%. Altro confronto positivo è quello sul numero di pellicole realizzate, 146 nel 2011 contro i 92 della Germania, e i 90 della Gran Bretagna, ma sotto ai 207 della Francia. Competitivo il prezzo medio di un biglietto d’ingresso che da noi si attesta sui 6,3 euro, così come in Francia, mentre in Gran Bretagna occorrono 6,8 euro e in Germania 7,4.

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